L’antica tradizione dei candelieri è presente anche a Ploaghe, paese ubicato nell’area nord-occidentale dell’isola, che ancora oggi presenta una serie di singolarità tali da renderla unica e senza precedenti. I candelieri di Ploaghe sono due e rappresentano rispettivamente i gremi dei Massai e dei Pastori. Ciascun candeliere è composto da tre parti: • la cassa, ossia un cubo di legno nel quale, grazie alla presenza di alcune staffe, è possibile introdurre le quattro stanghe, disposte una per ogni lato su due livelli differenti, indispensabili per trasportare il candeliere;• il tronco, colonna di legno di quattro metri di altezza, con un diametro di circa trenta centimetri che poggia sulla cassa e sulla cui superficie sono dipinte delle figure riconducibili al gremio di appartenenza;• la cupola, parte alta della colonna, con forma di un parallelepipedo a base esagonale nel candeliere dei Massai e a base ottagonale in quello dei Pastori, nella quale sono presenti diciotto fori su cui vengono inserite le bandiere, di tessuto di raso o broccato, ornate sulla punta con un nastro ed una rosa. Entrambi i candelieri recano alla sommità una statua dal significato fortemente religioso: il candeliere dei Pastori porta il simulacro di San Pietro ed il candeliere dei Massai quello di Gesù Bambino, donati nel 1653, in seguito alla grande peste, dal rettore Francesco Riqueri.La peculiarità dei due candelieri di Ploaghe è rappresentata non solo dall’uscita sia nel giorno del Corpus Domini sia nel giorno di Ferragosto con le relative ottave, ma anche nell’organizzazione stessa della festa, la quale mantiene forti i legami sociali. Gli obrieri, chiamati Candaleraju due per ciascun candeliere, distinti in obriere maggiore e minore, hanno il compito di organizzare la festa. Per quanto riguarda la festa di Ferragosto, già dalla sera precedente – 14 agosto – a casa dell’obriere maggiore si procede alla vestizione del cero – su ziriu – che verrà decorato e ricoperto da un tessuto ricamato. Successivamente, l’obriere maggiore e minore sia dei Massai sia dei Pastori, con le rispettive mogli, andranno in chiesa e, dopo la vestizione della Vergine, accenderanno il cero (intronizzazione della Madonna). La mattina del 15 agosto, intorno alle 08.00, i portatori dei due gremi s’incontrano in Piazza S. Pietro, dove sotto la direzione del comandante del candeliere e di sos frunidores – coloro che ornano il candeliere la mattina della festa solenne e lo disornano la sera dell’ottava – portano i candelieri fuori dalla chiesa di Santa Croce, luogo in cui sono custoditi per tutto l’anno, per essere addobbati e lì rimarranno per tutta la giornata, fino al momento dell’uscita. La sera, i portatori dei candelieri – otto per ciascuno e chiamati sos de sutta – si posizionano vicino alle stanghe di loro pertinenza, mentre i parenti e gli amici – sos de segus – incaricati di partecipare alla sfilata in rappresentanza dell’obriere maggiore, si dispongono dietro.La partenza ha luogo dopo che il comandante dà l’ordine di marcia; il candeliere dei Pastori, dopo essere stato sollevato e messo a spalla, è il primo ad effettuare la partenza, seguito immediatamente dal candeliere dei Massai. Entrambi i candelieri affrontano con ritmo cadenzato un lungo percorso all’interno del paese, nel quale sono presenti dodici fermate, durante le quali – sos de segus – offrono bevande agli stessi portatori ed ai presenti. Arrivati all’undicesima fermata qualcosa cambia nella festa. Si tratta di una sosta totalmente differente dalle altre, gli animi chiassosi dei portatori e della folla si placano: è un momento di forte pathos. Il candeliere dei Pastori, che per tutto il tragitto precede quello dei Massai, cede a quest’ultimo, con un generoso inchino, il passo. I candelieri riprendono la loro marcia per arrivare in Piazza S. Pietro dove, fra due ali di folla, attendono l’arrivo della processione e al passaggio del simulacro della Vergine Dormiente lo riveriranno con un solenne inchino. Più tardi faranno l’ingresso in chiesa anche i due Candelieri: per primo quello dei Massai e per secondo quello dei Pastori e rimarranno nella cattedrale per otto giorni. La sera dell’ottava si ripetono le stesse operazioni che sono state fatte il giorno della festa, i candelieri vengono portati fuori dalla chiesa, dove hanno sostato per otto giorni, e differentemente dal giorno di Ferragosto nel quale durante la processione è l’obriere maggiore a portare il cero affianco al simulacro della Vergine, in questo caso sarà l’obriere minore ad avere l’onore di portare con sé il cero votivo.